Se pensavate di trovare qui il mio curriculum vitae vi dico che avete sbagliato, ma visto che siete arrivati fin qui mi piacerebbe dirvi comunque qualcosa di me. All'età di 5 anni, dopo aver visto il mio primo film d'animazione, Fantasia, uscita dal cinema dissi a mio padre che da grande volevo fare il direttore d'orchestra! Potreste pensare quindi che ho perseguito tale sogno con una grande forza di volontà, ma in realtà da piccola volevo fare anche la parrucchiera, la ballerina e un centinaio di altre cose. La realtà è che la vita alle volte crea una strada che ti porta a realizzare comunque i tuoi sogni, con volontà ma anche con una dose di fortuna. Nasco come pianista classica con una bella voce; il canto mi ha sempre inseguito e quando sono entrata nel coro Casal de' Pazzi, la musica corale si è impadronita del mio cuore e ho scoperto un mondo meraviglioso dove finalmente la musica era di tutti e per tutti. L'amore per questo modo di fare musica mi ha portato ad avere bisogno di qualcosa di più, sentivo che potevo dare molto, anche se non sapevo ancora come. Ecco poi che la strada mi si è mostrata all'orizzonte. Mi vengono incontro una gruppo di amici che, mai sazi di cantare, vengono ogni domenica a casa mia per leggere, provare, scoprire nuovi brani. Poi il mio padre spirituale Padre Attilio ci invita a cantare nella sua parrocchia e vengo a scoprire in seguito, che lui stesso si metteva dietro la porta per assistere alle nostre prime prove senza disturbare e che ci aveva battezzato "il coro dei Bravi e dei Belli". Ed ecco che la strada continua e mi fa incontrare altre persone. Come non citare la mia cara amica Marina Mungai, che proprio in quel primo concerto, mi disse di non mollare, che questo gruppo aveva qualcosa di speciale e che non aver studiato direzione di coro non mi avrebbe impedito di diventare un direttore di coro. Sono passati circa 17 anni da allora e siamo tutti cresciuti, io più di tutti. Ho percorso quella strada che mi si è mostrata e ci sto ancora camminando. E' una bella strada, piena di colori, paesaggi mutevoli e persone da incontrare. Mi ha portato lontano, facendo di me uno strumento musicale sempre più in armonia con la mia strada; ne vedo ancora molta davanti a me, e da qui sembra ancora interessante e piena di novità. La più bella strada che avessi potuto percorrere. Non ringrazierò mai abbastanza gli amici di entropie che volontariamente o involontariamente hanno creduto in me, più di me stessa. Sono stati la mia forza ed ora ricambierò tale dono camminando ancora insieme lungo questa strada meravigliosa, non stancandomi mai nello spronarli e nel convincerli che siamo un gruppo speciale, dove musica, coralità, passione, amore e amicizia, hanno da sempre per noi, lo stesso significato. M° Claudia Gili |
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